Giusto? Si, ma solo per le persone inutili.
Stamattina ho scritto a un mio amico giapponese: “Tu sei un grande ed è tuo dovere lasciare impronte nette sul tuo cammino.”
Forse capirà, ma non ne sono certo: in Giappone la castrazione tramite imposizione di umiltà è talmente violenta e incuneata nella loro cultura che la maggior parte di loro si sente davvero male se teme (non se ha, se teme) di avere arrecato disturbo a qualcun altro. E questo è un estremo.
Quello opposto è l'egoismo assoluto degli antisociali (personalità psicotiche o, come si dice oggi, tossiche) che godono quando riescono a schiacciare qualcun altro, facendolo stare male il più possibile ed impedendogli così di raggiungere le sue mete, di avere delle vittorie o anche solo di avere successo nel migliorare sé stessi o altri (che è ciò che li terrorizza di più).
Uno dei loro strumenti più efficaci è proprio l'imposizione di umiltà, tramite la quale fanno credere al malcapitato che lui non ce la farà mai. Non è difficile: basta prendere una persona che sta imparando qualcosa, ad esempio a suonare il piano, attendere la prima stecca e poi dirgli: “Vabbè, una stecca, amen, magari potresti evitare di essere così presuntuoso da pensare di avere talento, però stai cominciando e dovresti comunque continuare a esercitarti, perché sicuramente migliorerai e magari un domani diventerai pure bravo." In una frase che sembra positiva è stato inserito un tarlo che lavorerà, e dopo qualche altra stecca lui penserà: “Mah, forse aveva ragione, non ho talento. Meglio se lascio perdere e vado a fare qualcos'altro.”
Capite? Per “uccidere” qualcuno non è necessario danneggiarlo fisicamente, basta fargli pensare che realizzare il suo sogno sia una cosa troppo difficile per lui. L'imposizione di umiltà dovrebbe ricevere la condanna ad una pena detentiva o almeno alla fustigazione, perchè è lo stupro della vita di chi lo subisce.
Però, come l'omertoso dovrebbe ricevere la stessa condanna del criminale da lui protetto, altrettanto dovrebbe beccarsi la vittima di “imposizione di umiltà” perchè ognuno di noi ha il diritto ma soprattutto il dovere, di reagire alle cattiverie secondo la definizione di intelligenza che è la capacità di percepire, affrontare e risolvere i problemi legati alla sopravvivenza.
Ne consegue che non c'è niente di così stupido come il vittimismo, che ci rende passivi e fa ammalare, sbagliare e fallire e per cosa? ....perchè si è stati umili (credendo pure di essere “bravi, educati e magari buoni cristiani”) non reagendo alle soppressioni che abbiamo ricevuto o non essendocene nemmeno accorti? No, non va bene! Non va bene per sé stessi e non va bene perché si lascia che un criminale continui a danneggiare le persone.
La Vita non è ciò che ci accade, è ciò che FACCIAMO ACCADERE mentre la viviamo, agendo, costruendo, e quando serve, difendendo senza remore noi stessi e i nostri sogni, i nostri obbiettivi, il nostro futuro. E ringraziate chi vi dirà che siete arroganti per aver reagito con forza: ha dichiarato di essere una persona tossica con la quale cessare immediatamente, per il nostro bene, qualsiasi comunicazione.
Se siamo intelligenti, ovviamente.
L'Artista
Le persone sono quello che sono,
non quelle che dovrebbero essere.
Cit. A.McMuller